Vuoi essere un genitore, un educatore, un adulto presente e nutriente per i bambini e le persone che ti circondano? Allora, prima nutri te stesso/a!
Si sente parlare spesso di ciò che succede ai bambini durante la loro crescita, dei loro bisogni, delle loro necessità, di come poter accogliere quello che ci comunicano e di come rispondere in modo fermo ma anche gentile e rispettoso. Sai quanto è faticoso fare questo se prima non parti da te? come possiamo pensare di essere nutrienti per chi abbiamo accanto quando non lo siamo neanche verso noi stessi?
Tu ti ascolti?
Accogli ciò che provi?
Riconosci e senti ciò di cui hai bisogno?
Rispondi a ciò che il tuo corpo, le tue emozioni ti stanno comunicando?
Rispetti e nutri anche te stesso/a?
Forse questo non vuole essere un semplice articolo, ma un esercizio, una pratica, un regalo che voglio farti. Per questo ti faccio una proposta.
Prima di partire però, ti avviso già che avrai bisogno di alcune cose. 10/15 minuti di tempo, un posto tranquillo, delle cuffie e la possibilità di ascoltare una musica mentre leggi questo articolo.
Non so in che momento della giornata stai leggendo queste righe, se sei al lavoro fermati qua e torna a leggermi più tardi, quando sarai a casa, torna davvero però, ti prometto che ti farà bene. Se invece sei a casa e hai la possibilità di staccarti un momento da computer, lavoro, pulizie, bambini ecc.. allora ti invito a prenderti questo momento.
Ti è successo di arrivare a fine giornata, stremata, esausta, e quindi anche nervosa e frustrata perchè non sei riuscita a fare le cose che avevi in mente perchè hai corso tutto il giorno, e come se non bastasse ti senti anche in colpa perchè hai risposto male ai tuoi bambini e sei dovuta ricorrere a modalità che non ti appartengono o che preferiresti non utilizzare, proprio perchè presa dall’esasperazione… è capitato anche a te?
A me si, ed è stato proprio lì che mi sono detta “Alt! Fermati!”, la velocità, le mille cose da fare, il non avere una pianificazione e degli obiettivi ben chiari, non mi stava aiutando ad essere la mamma, la moglie, l’amica che volevo essere. Soprattutto mi stavo scollegando da me stessa. Nelle varie giornate non avevo previsto un momento solo per me. Così grazie a spunti e consigli da parte di chi si occupa di questo, ho ricominciato a farmi delle domande e le risposte che ho trovato mi hanno aiutata a capire quanto fosse importante ricollegarmi con me stessa.
Quindi… prenditi 10 minuti e segui passo passo le indicazioni che trovi di seguito.
Prenditi il tempo necessario, se ce la fai prova a fare questo esercizio fino al termine della musica, se invece è un tempo troppo lungo fermati prima e poi torna qui a leggere.
Mettiti le cuffie e fai partire l’audio che trovi qui sotto, ti aiuterà in questa riflessione. Quando la musica è partita, regola il volume e leggi la parte evidenziata, poi chiudi gli occhi e prova a fare quanto hai letto.
Mettiti in una posizione comoda, chiudi per un momento gli occhi, rilassa le spalle, allenta la mandibola e fai un respiro moolto profondo…… Inspira…….. ed espira…. lasciati guidare dalla musica…….immagina di essere in un posto sicuro, dove sai di poter stare bene…..è li, in quel posto che ci sei tu…….cercati,……e quando ti sei ritrovata, guardati……. ed ascoltati….. sei tu!
Bene, ti sei fermata un momento e hai respirato. Come ti sei sentita? La Te che hai ritrovato com’era? stanca, preoccupata, arrabbiata o stava bene? Cosa ti ha detto? Hai ritrovato un pò di calma?
Sembra poco, in realtà questo è il primo passo per iniziare a tornare verso di te. Non sto dicendo che devi fare meditazione o altro per prenderti del tempo, ognuno di noi può trovare il suo modo per tornare a creare una connessione con il proprio corpo e con le proprie emozioni.
E’ importante sapere che quello che spesso ci impedisce di comunicare come vorremmo con i nostri bambini e di stare con loro rispondendo in modo centrato e non impulsivo, è il fatto che la nostra mente è sovraccarica di pensieri, tensioni, preoccupazioni che annebbiano il nostro agire e il nostro essere li in quel momento. Siamo li con il corpo ma la nostra testa è da un’altra parte.
Allora, alla domanda “Cosa centra prendersi del tempo per se con l’essere genitori, educatori e voler educare i bambini? cosa centra con la psicomotricità?”
Beh, ecco centra! Centra eccome! Se vogliamo essere un certo tipo di genitori o di educatori, non può bastare mettere in pratica la strategia che leggiamo su un libro o quello che ci viene consigliato da un professionista. Dobbiamo partire da noi. Dobbiamo modificare la nostra forma mentis, dobbiamo cercare di essere predisposti mentalmente ed emotivamente.
Come potremo regolare la nostra rabbia, i nostri impulsi, la nostra pazienza e la conseguente capacità di ascoltare ciò che un bambino ci comunica con il suo comportamento, se siamo in balia di tensioni e stress accumulato, pensieri, cose da fare, velocità ecc.
Stop! Impara a fermarti! Impara a respirare. Trova 10 minuti ogni giorno per fare questo esercizio o qualsiasi altra cosa ti aiuti a fare pulizia nella tua mente. Ogni mattina ci laviamo la faccia, ogni sera ci facciamo la doccia, andiamo dall’estetista a fare la pulizia del viso, ma quando ci fermiamo a fare la “pulizia” della nostra mente? Quanto tempo dedichiamo alla cura della nostra mente?
Incredibile da credere ma anche lì si accumula della sporcizia che poi ci ostacola e ci annebbia in tutta la nostra quotidianità.
Molto spesso mi capita che i genitori che vengono da me con i loro bambini mi chiedano “Quand’è che anche noi genitori possiamo fare un pò di psicomotricità?”. Perchè in fondo la psicomotricità si occupa proprio di questo, di creare una certa armonia tra ciò che pensiamo, ciò che sentiamo e ciò che facciamo e comunichiamo con il nostro corpo, e in effetti servirebbe un pò a tutti un lavoro del genere.
La mente e quello che accade al suo interno è strettamente collegato alle nostre emozioni e al nostro corpo. Si tratta di un ecosistema dove tutte le parti che lo compongono si influenzano continuamente, interagendo in modo costante così da mantenere un certo equilibrio o meglio un’armonia.
Trovare del tempo per te ti aiuterà ad occuparti proprio di questo. Se ti prenderai cura della tua mente, di conseguenza starai curando anche il tuo corpo e anche la tua regolazione emotiva funzionerà meglio!
Come trovare del tempo per se? 4 punti che ti aiuteranno a partire.
- La prima cosa da fare è scriverlo in agenda, se lo programmiamo solo nella nostra testa in realtà è come se non esistesse. Il fatto di metterlo per iscritto lo trasforma in un appuntamento vero e proprio e soprattutto all’inizio è utile, proprio perchè ci aiuterà a ricordarcelo e a portarlo avanti, deve diventare una routine.
- Decidi la sua durata. Non c’è una regola, in generale dovrebbe essere un tempo che ti permetta di ricentrarti e di trovare la calma. Si tratta di un tempo flessibile, all’inizio possono essere 10 minuti per poi diventare 15 o mezzora. Lo deciderai strada facendo in base alle tue esigenze e possibilità.
- Pensa a cosa fare in questo tempo. Ascoltare della musica che ti aiuta a ripulire la mente, fare una passeggiata o una corsa, sederti in un luogo per te piacevole e provare a smettere di pensare, andare in chiesa, pregare…ognuno può trovare la cosa che è più in linea con le proprie abitudini e soprattutto all’inizio dovrebbe essere qualcosa che siamo sicuri funzioni con noi per quello che è il nostro obiettivo. Con il tempo si potranno poi sperimentare anche pratiche diverse. Evitiamo di strafare di partire subito con il fare qualcosa che in realtà poi ci risulta difficile e che quindi può crearci ulteriore frustrazione.
- Sii paziente. Se non è una cosa che siamo abituati a fare ci vorrà del tempo per riuscire a viverla bene al cento per cento. E’ normale, non siamo abituati a fermarci e tanto meno a concentrarci sulla nostra mente, su ciò che sentiamo e su ciò che il nostro corpo ci comunica. Quindi sii paziente, perseverante e fiducioso.
“Solo se impareremo a prenderci cura di noi stessi, potremmo poi prenderci cura anche di chi ci circonda.”