Come educare i bambini alla pazienza e al saper aspettare.
La pazienza e la capacità di aspettare, sono delle ABILITA’ importanti e necessarie per poter convivere con gli altri, per mantenere la calma ed evitare stress. Essendo una abilità, non si tratta di qualcosa di innato: essa richiede di essere appresa ed allenata con il tempo. In questo articolo vedremo 4 modi per insegnarla ai bambini.
Partiamo subito con un bagno di consapevolezza. La società in cui viviamo oggi fa di tutto per evitare tempi di attesa o per renderli più brevi possibile. Addirittura paghiamo per poter aspettare di meno, per esempio quando dobbiamo ricevere un pacco, quando siamo in coda a qualche sportello o al parco divertimenti. Se ci pensiamo bene nelle sale d’attesa o mentre aspettiamo l’autobus o il treno, dal parrucchiere o mentre aspettiamo un amico, nella maggior parte dei casi ci si ritrova ad “ingannare” il tempo dando un’occhiata ai social, guardando un video o leggendo qualche e-mail.
Ci capita mai di aspettare davvero senza fare niente? E quando ci capita, come lo viviamo questo tempo? Spesso ci innervosiamo, andiamo in frustrazione o in ansia, quindi possiamo dire tranquillamente che il più delle volte ci crea uno stato di disagio.
Aspettare è davvero faticoso, soprattutto oggi, in questo mondo dove tutto è subito accessibile e veloce da ottenere.
Quindi, noi facciamo fatica ad aspettare senza fare niente, però vogliamo e pretendiamo che i nostri bambini lo sappiano fare.
Questa prima riflessione, ci ricorda dunque che noi per primi in ogni situazione, dobbiamo ricordare di essere un esempio, perché non ci possiamo fare niente, i bambini ci guardano in continuazione e purtroppo assorbono anche i nostri comportamenti che il più delle volte sono veloci e frettolosi.
E a proposito di dare l’esempio, noi siamo capaci di portare pazienza quando è il nostro bambino a chiederci tempo? Ci ritagliamo dei momenti per fare spazio nella nostra mente, così da avere più energie e quindi più pazienza? Se vuoi scoprire come fare un pò di pulizia nella tua mente ne parlo in questo articolo.
Le reali capacità di un bambino
Passiamo adesso ad un altra importante consapevolezza, ovvero le reali capacità di un bambino.
Fino a sei anni i bambini sono guidati da una modalità impulsiva, nei primi tre anni di vita il cervello non è ancora ben sviluppato e quindi non è in grado di fare ragionamenti complessi, riflettere o di prevedere le conseguenze di ciò che fa, più in generale non c’è ancora una gestione controllata dell’emotività. Questo significa che le reazioni dei bambini nella fascia zero-sei sono prevalentemente impulsive.
Ecco perché i bambini faticano ad aspettare il loro turno sia nel gioco e nella condivisione di giochi e spazi, sia durante i turni della comunicazione, non sostengono da soli tempi di attesa troppo lunghi, vogliono parlare ed essere ascoltati subito e non comprendono il significato di 5 minuti o mezz’ora. Un bambino quando sente un bisogno o una necessità cerca una soddisfazione immediata.
Nonostante ciò, abbiamo detto che la pazienza è un’abilità e come tale può essere allenata. Se un bambino proprio perchè non ne ha ancore le capacità non riesce a sostenere un tempo di attesa, non significa che dobbiamo subirne le conseguenze senza fare niente.
E’ fondamentale dunque far vivere e sperimentare ai bambini momenti vuoti e di attesa, pur consapevoli del fatto che per loro è faticoso.
Prima parola d’ordine: R A L L E N T A R E !
Come possiamo fare per aiutare i bambini a rispettare le attese, ad imparare che non tutto è possibile subito, che c’è un’alternanza del turno nel gioco, nella comunicazione e nella relazione?
Innanzitutto siamo noi i primi a dover rallentare! Riempiamo meno le loro giornate, riempiamo meno i loro spazi di giochi o oggetti che hanno lo scopo di tenerli impegnati continuamente, facciamogli vivere e respirare momenti di calma e di tranquillità. Regaliamo loro più tempo all’aperto, la natura aiuta ad aspettare.
La pedagogia della lumaca ce lo insegna!
Se avranno la possibilità di sperimentare un po’ di lentezza e la conseguente occasione di provare anche ad annoiarsi, allora le varie strategie che metteremo in atto per educare all’attesa potranno essere più efficaci.
4 passi per educare alla pazienza
Il tempo è un concetto astratto e per questo difficile da comprendere per un bambino che ha invece bisogno di cose concrete e visibili.
Ecco dunque 4 cose che puoi fare per allenare i bambini alla pazienza e al saper aspettare:
- Crea uno spazio visibile e riconoscibile dove i bambini possano aspettare: sopra un telo, dentro un cerchio, sopra un segno colorato. Questo spazio avrà il compito di essere uno strumento contenitivo durante un momento di attesa.
- Crea momenti di suspense attraverso il rallentamento delle parole, enfatizzazioni vocali e cambi nel tono di voce.
- Utilizza uno strumento concreto che renda visibile il passare del tempo, per esempio una clessidra oppure con i bambini più grandi un orologio dove applicare un segno in modo da far comprendere che l’attesa finirà quando la lancetta arriverà sull’adesivo o sul segno che abbiamo applicato.
- Usiamo il contatto corporeo: un tocco, tenere la mano o la vicinanza può contenere e rassicurare, durante un momento di attesa che può creare ansia o frustrazione.
Ricordiamoci soprattutto di far vivere ai bambini tempi di attesa che possono realmente sostenere, allungandone la durata gradualmente. Educare all’attesa è davvero importante!